Non solo i casi Juventus e Triestina

Da Tether a Dogecoin, la criptoscalata al calcio destabilizza club e tifosi

Paolo Ardoino è il CEO di Tether, società cripto principale socio di minoranza della Juventus (FOTO ANSA)
Paolo Ardoino è il CEO di Tether, società cripto principale socio di minoranza della Juventus (FOTO ANSA)

Dopo la pandemia ai club servivano rapide sponsorizzazioni per rimpolpare i bilanci. Le aziende di criptovalute si sono dimostrate da subito disponibili. Ora iniziano ad acquisire quote societarie, travolgendo le strutture commerciali delle leghe calcistiche, e sempre più spesso compaiono tra gli sponsor: oltre un terzo delle squadre nei cinque maggiori campionati europei ha accordi di questo tipo. Ma c’è un problema: la scarsa affidabilità economica di queste società

Tra i tifosi della Juventus si sono sollevate molte incognite, la scorsa settimana, dopo che la nota agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato Tether al livello più basso della propria scala di affidabilità. Tether, la più importante società di criptovalute al mondo e principale socio di minoranza del club bianconero, ha visto aumentare la sua esposizione verso gli asset ad alto rischio fino al 24%, dal 17% del 2024, e rischierebbe di non mantenere l’ancoraggio col dollaro. Le conseguenz

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