«L’italiano ha un nuovo idolo, purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler», ha scritto Fedez in una canzone. Il tennista altoatesino si può prendere certamente di mira, ma bisognerebbe almeno inquadrare il bersaglio e non cadere nella banalità. E se piace la metafora politica, basta poco per accorgersi che il numero 2 al mondo, dall’alto dei suoi 24 anni, parla come il più consumato dei democristiani
«Non esiste cattiva pubblicità», diceva Andy Wahrol e nessuno lo sa meglio di Fedez, che da consumato agente di sé stesso sa che nulla paga di più che litigare (anche da soli), soprattutto se a farlo è uno bravo come lui. Infatti ha avuto gioco facile nel suonare la campana di Pavlov dell’indignazione collettiva con la sua “barra” che recita: «L’italiano ha un nuovo idolo, si chiama Jannik Sinner, purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler». Subito ha ottenuto un invito alla Zanzara (ha s



