Per il nuovo sindaco di New York il calcio è stato prima una passione personale e poi un linguaggio politico, con cui ha marcato la distanza tra chi usa questo argomento per farsi eleggere e chi per farsi ascoltare. Una scelta che segna una differenza profonda rispetto a molti precedenti, anche italiani, in cui lo sport più popolare al mondo è stato strumento di consenso e ostaggio di interessi privati
Per Zohran Mamdani, nuovo sindaco di New York, il calcio è stato prima una passione personale e poi un linguaggio politico, con cui ha marcato la distanza tra chi usa lo sport per farsi eleggere e chi per farsi ascoltare. Ha organizzato tornei per rifugiati palestinesi, ha criticato il prezzo elitario dei biglietti per il Mondiale 2026, ha chiesto quote popolari per i residenti di New York: parlando di calcio ha parlato di giustizia. Questa scelta segna una differenza profonda rispetto a molti p


