Dopo la vittoria ai Mondiali, il pallavolista Giannelli si è rivolto al compagno Lavia, rimasto a casa per un grave infortunio, facendo muro contro una mentalità intrisa di pregiudizi, che limita l’espressione di sé e impone ruoli stereotipati. Un gesto semplice e rivoluzionario: perché lo sport, che pur riflette la società con i suoi limiti e contraddizioni, può diventare forza propulsiva di emancipazione. Riscrivendo il maschile e aprendo la strada a un nuovo modo di essere
Dopo il femminile plurale sovraesteso, sul palcoscenico dello sport è salita la fratellanza. Non quella virile e muscolare che confonde agonismo con aggressività, né quella che fa del campo da gioco il laboratorio della mascolinità tossica. Ma una fratellanza nuova, che si avvicina alla sorellanza e le cammina accanto. Sono passate poche settimane da quando Andrea Soncin, allenatore della Nazionale di calcio femminile, si è rivolto al presidente Sergio Mattarella dicendo: «Signor presidente, è u



