si può essere grandi, senza dover essere duri

La forza del «ti voglio bene» di un uomo: l’effetto che fa lo sport della fratellanza

Simone Giannelli (destra) e Daniele Lavia, che non era con l'Italia nelle Filippine per un grave incidente a una mano (FOTO ANSA)
Simone Giannelli (destra) e Daniele Lavia, che non era con l'Italia nelle Filippine per un grave incidente a una mano (FOTO ANSA)

Dopo la vittoria ai Mondiali, il pallavolista Giannelli si è rivolto al compagno Lavia, rimasto a casa per un grave infortunio, facendo muro contro una mentalità intrisa di pregiudizi, che limita l’espressione di sé e impone ruoli stereotipati. Un gesto semplice e rivoluzionario: perché lo sport, che pur riflette la società con i suoi limiti e contraddizioni, può diventare forza propulsiva di emancipazione. Riscrivendo il maschile e aprendo la strada a un nuovo modo di essere

Dopo il femminile plurale sovraesteso, sul palcoscenico dello sport è salita la fratellanza. Non quella virile e muscolare che confonde agonismo con aggressività, né quella che fa del campo da gioco il laboratorio della mascolinità tossica. Ma una fratellanza nuova, che si avvicina alla sorellanza e le cammina accanto. Sono passate poche settimane da quando Andrea Soncin, allenatore della Nazionale di calcio femminile, si è rivolto al presidente Sergio Mattarella dicendo: «Signor presidente, è u

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