Entra in scena quando la partita si inceppa. I suoi interventi sono un riferimento per chi non cerca sentenze, ma ha bisogno di capire: «Un tempo, fischiavi e la partita andava avanti. Oggi, quel gesto può aprire un tempo sospeso in cui tutto si congela. E in quel vuoto devi restare saldo, credibile. La tecnica da sola non garantisce nulla, senza la sensibilità. Oggi i profili migliori emergono da paesi che prima erano fuori dai radar, come Romania e Slovenia. Ma non chiamatela decadenza. Il migliore in Italia? Andrea Colombo»
Per lungo tempo l’arbitraggio internazionale ha avuto i suoi santi laici, uomini che finivano per rappresentare un’idea più ampia di autorevolezza. Il caso di Pierluigi Collina, sotto questo aspetto, è paradigmatico. La sua immagine - la testa rasata e gli occhi spiritati - è diventata una grammatica condivisa per milioni di appassionati. Dopo di lui sono venuti altri - Howard Webb, Néstor Pitana, Nicola Rizzoli - ciascuno con una propria cifra, ciascuno capace, per un certo periodo, di incarnar


