Da anni lo spagnolo sognava di raggiungere il numero 46 nel conto dei titoli. Dodici anni fa, quando vinse il suo primo mondiale, era il rookie dalla faccia simpatica. In poco tempo, anche e soprattutto per la rivalità con l'italiano che li ha portati a non parlarsi più per l’episodio del 2015 a Sepang, è diventato il cattivo in motocicletta. Ma dal ritiro dell’uomo che ha cambiato i motori per sempre quel vuoto non è mai stato colmato. E lo ammette lo stesso Marquez
Ha dormito con la coppa. Sex Pistons. È nudo e felice Marc Marquez, e a pochi giorni dalla vittoria del suo nono mondiale in MotoGp è un pilota realizzato, un uomo che non deve più fare i conti con gli incubi. «Adesso voglio solo godermi questo momento, ma è stata dura. Ora finalmente provo solo pace dentro di me», ha detto subito dopo. C’era qualcosa nell’anima dark dello spagnolo. Qualcosa da estirpare. Forse un tarlo, certamente un’ossessione. Da anni sognava di raggiungere Valentino Rossi ne



