L’allenatore bresciano è un uomo che sfata i tabù. Le sue migliori avventure sono arrivate in posti che ribaltavano gli stereotipi: Brighton, località inglese atipica sul mare, Sassuolo, non proprio una cartolina dell’Italia, e adesso la meno francese delle città francesi. Rimanendo fedele ai suoi principi, all’OM si è concentrato più sull’aspetto psicologico. E ora, a due punti dalla capolista e con il primo scontro diretto a favore, sognare è lecito
C’è un’incantevole espressione sussurrata spesso tra i vicoli di Marsiglia: «Ça m'espante». In questo strano francese che fa l’amore con il provenzale e il catalano indica una guardinga sorpresa. Letteralmente significa «Mi stupisce!», ma si porta dietro un retrogusto di leggero timore. È l’esclamazione a cui si è abbandonata la maggior parte dei tifosi dell’Olympique un anno e mezzo fa, alla notizia dell’ingaggio di un allenatore italiano, Roberto De Zerbi, in arrivo dall’Inghilterra. Molte par


