L’imbarazzo della Fifa dopo il sorteggio

Mondiali 2026, Iran-Egitto sarà il “Pride match”. Ma i due paesi non riconoscono i diritti Lgbt

Un collage dei momenti in cui Shaquille O'Neal e Aaron Judge hanno estratto Iran ed Egitto al sorteggio dei Mondiali 2026 (FOTO EPA)
Un collage dei momenti in cui Shaquille O'Neal e Aaron Judge hanno estratto Iran ed Egitto al sorteggio dei Mondiali 2026 (FOTO EPA)
Un collage dei momenti in cui Shaquille O'Neal e Aaron Judge hanno estratto Iran ed Egitto al sorteggio dei Mondiali 2026 (FOTO EPA)

Ben prima di conoscere le Nazionali che sarebbero scese in campo, il comitato organizzatore Seattle Fwc26 aveva deciso che il 26 giugno, a pochi giorni dall’anniversario dei moti di Stonewall, proprio quella partita del gruppo G sarebbe stata dedicata alla celebrazione dell’inclusività. L’alea dei sorteggi ha provocato così una situazione piuttosto scomoda. Per la Fifa prevarranno i diritti o la diplomazia?

Non c’è stato solo l’imbarazzo provato da qualsiasi appassionato di calcio alla ridicola pantomima del Premio per la pace donato dal presidente della Fifa Gianni Infantino a Donald Trump, venerdì scorso, durante la cerimonia dedicata al sorteggio del Mondiale di Stati Uniti, Messico e Canada: l’alea degli abbinamenti, infatti, ha provocato una situazione piuttosto scomoda, sicuramente di disagio, per una partita del gruppo G che il caso ha voluto venisse programmata nella data di venerdì 26 giug

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