I mondiali di atletica

Fragile, esagerato e resistente: Tamberi è tornato a Tokyo perché lo doveva a sé stesso

Se prima dell’ultimo allenamento aveva una possibilità su un milione di farcela, la mattina dopo era diventata una su un miliardo, «ma ho pensato che a me non è mai andato tutto liscio». Ha deciso di non seguire i segnali che il fisico gli aveva dato

Lo abbiamo visto fare tutto: saltare, soffrire, morire, scherzare, resuscitare, saltare più in alto, recitare, pregare, bestemmiare, urlare, implorare. Lo abbiamo visto soprattutto vincere. Gianmarco Tamberi è un essere fragile ed esagerato, coraggioso e spaventato, resistente e rotto. È stato ed è soprattutto un fuoriclasse del suo sport, il salto in alto. In una vita agonistica incagliata su tanti infortuni e incidenti sempre al momento sbagliato, Tamberi ha saputo vincere tutto. Adesso, da ca

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