ASPETTANDO BECKETT LAYNE TRA PROGETTI IGNOTI E RITARDI

Sogno americano o rischio pacco? Il Monza attende il suo destino

Adriano Galliani è vicepresidente vicario e amministratore delegato del Monza. Dopo il closing con gli americani, dovrebbe tornare al Milan in un ruolo ancora da definire (FOTO ANSA)
Adriano Galliani è vicepresidente vicario e amministratore delegato del Monza. Dopo il closing con gli americani, dovrebbe tornare al Milan in un ruolo ancora da definire (FOTO ANSA)

Acquistata per capriccio di Berlusconi, la società brianzola è una fabbrica di perdite, svalutata anche dalla retrocessione. Ma dall’America arriva qualcuno con l’ansia di comprarla: dovrebbe concludersi entro la prossima settimana il passaggio di proprietà da Fininvest al fondo statunitense guidato da Brandon Berger e Lauren Crampsie. Un soggetto privo di esperienza nella gestione sportiva e senza un chiaro progetto. Le voci di ritardi nel pagamento non dovrebbero compromettere l’affare, mentre l’ex dg romanista Baldissoni è già al lavoro: sarà il nuovo ad

Pagano o no? L’interrogativo irrompe e movimenta un’atmosfera che intorno al Monza calcio si era fatta paciosa. C’è di mezzo il passaggio di proprietà da Fininvest a Beckett Layne Ventures (BLV), la società statunitense spinta da irresistibile volontà d’entrare nel calcio italiano. Una transazione data per sicura durante tutta l’estate, ma sulla quale ha cominciato ad aleggiare qualche dubbio con l’inizio di settembre e l’approssimarsi dell’effettivo trasferimento di quote. Un articolo della Gaz

Per continuare a leggere questo articolo