La nuova stagione parte con moltissimi spunti tecnici e la consueta collezione di stelle. Eppure qualcosa stona. La generazione successiva fatica a imporsi fuori dal parquet. Un particolare non da poco per un'organizzazione che basa le sue fortune su marketing e storytelling. Se è vero che l’impero del basket scoppia di salute, è altrettanto evidente che ogni era ha bisogno di simboli per non inceppare l’ingranaggio della crescita economica infinita
Inizia la nuova stagione e, più ancora della corsa al titolo, riparte la caccia al nuovo volto della Nba. LeBron James, Steph Curry e Kevin Durant restano le icone di un’epoca che si ostina a non finire, come se la lega non volesse cambiare pelle. Intorno a loro, la generazione successiva di superstar fatica a imporsi fuori dal parquet: fuoriclasse in campo, ma non idoli capaci di sedersi al tavolo con i più grandi. Un particolare non da poco per un'organizzazione che basa le sue fortune su mark



