Il cambiamento nel calcio

Non c’è più il nonnismo di una volta: ora gridare negli spogliatoi è inutile

Spesso negli spogliatoi viene elogiato e incentivato il nonnismo, descritto come «utile per far crescere più velocemente» con l’aggiunta del più classico «non ha mai fatto male a nessuno». E invece sì, ha fatto male a qualcuno. Solo che, in un ambiente fortemente machista come quello del calcio, ammetterlo non è semplice. Ma oggi i giovani calciatori, così come altri atleti, non sono più stimolati dall’aggressività

«Un po’ di nonnismo con Pio Esposito? No, l’epoca del nonnismo è passata. Ora bisogna essere più sensibili con i giovani. Per un ragazzo non è facile restare con i piedi per terra, perché i giornali parlano di te, le tv parlano di te, i social parlano di te… Bisogna capirli e aiutarli, è compito nostro, dei giocatori più anziani». In un mondo ideale, dove chi ha più esperienza tende la mano a chi ne ha meno, questa dichiarazione del difensore dell’Inter Alessandro Bastoni non farebbe notizia. Ma

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