Campionati organizzati nei territori occupati e società, iscritte nelle serie minori russe, che storpiano i nomi delle più importanti squadre ucraine: Kiev denuncia da tempo «una minaccia per il nostro ecosistema calcistico, ma anche per le norme e i principi sostenuti dalla stessa Uefa». Ma l’inazione rischia di legittimare l'occupazione, mentre i problemi logistici legati alla guerra non risparmiano nemmeno questi club
Legittimare il proprio controllo territoriale anche attraverso il calcio. Questa è la tattica che la Russia persegue ormai da anni in Ucraina, attraverso la creazione di club cloni delle più importanti società professionistiche ucraine e di campionati amatoriali legati al calcio russo. Una vera e propria annessione che la Federcalcio di Kiev, la Ukrainian association of football guidata dall’ex attaccante del Milan Andriy Shevchenko, da tempo cerca di fermare. Club cloni Lo scorso ottobre, inf


