intervista a uno dei protagonisti della mitica Valanga Azzurra

Sci, De Chiesa e l’urgenza sicurezza: «Troppa omertà su Matilde Lorenzi»

Artista dello slalom speciale, 12 podi in Coppa del mondo, da commentatore tv è simbolo di chiarezza e onestà. Ma non risparmia critiche. «Non ci raccontino che è morta per una facciata in pista», dice a proposito della riapertura dell’inchiesta su Lorenzi. «Come può esserci una palizzata di legno in una curva di discesa fuori dal tracciato negli allenamenti sui ghiacciai?». E racconta del colpo di pistola che, nel 1978, lo ha quasi ucciso: «Ho sbagliato: per 46 anni mi sono tenuto un peso enorme per salvare chi era coinvolto»

La leggerezza e l’equilibrio nell’aggirare i paletti e i cambi di ritmo, sulla neve e nella vita. Di Paolo De Chiesa colpisce la cultura e l’eleganza nei modi, ma anche la schiettezza. In slalom speciale era un artista nel gestire sia lo sci esterno che quello interno per sprigionare la sua azione fluida, dosso dopo dosso, capace di rimonte rocambolesche, 12 volte sul podio di Coppa del Mondo (4 secondi posti, 8 terzi posti), uno dei protagonisti della mitologica Valanga Azzurra. Da giornalista

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