il ritorno in campo all’atp 500 di Pechino

Non più leader indiscusso: la vera sfida di Sinner è elaborare il dualismo con Alcaraz

Jannik Sinner, al rientro in campo dopo la sconfitta in finale degli Us Open contro Carlos Alcaraz, ha vinto agilmente su Marin Cilic per 6-2 6-2 al torneo Atp 500 di Pechino (FOTO AFP)
Jannik Sinner, al rientro in campo dopo la sconfitta in finale degli Us Open contro Carlos Alcaraz, ha vinto agilmente su Marin Cilic per 6-2 6-2 al torneo Atp 500 di Pechino (FOTO AFP)

La forza dell’altoatesino si è vista al primo turno di Pechino, dove a farne le spese è stato Cilic. Ma basterà a permettergli di sottrarsi al peso delle due finali Slam perse quest’anno contro Alcaraz e di elevare il suo livello mentale per colmare il gap tecnico che li separa? Le basi, in quanto a maturità e capacità di analisi, sono solide. Sarebbe sbagliato concentrarsi solo sul migliorare il servizio e altri aspetti del suo gioco: forse ci sarà un momento in cui dovrà essere grato più alle sue poche sconfitte che ai suoi numerosi successi

Scriveva Nietzsche nelle “Considerazioni inattuali”: «Per determinare il limite in cui il passato deve essere dimenticato affinché non diventi il becchino del presente bisognerebbe sapere precisamente quanto sia grande la forza plastica di un uomo, quella forza di crescere su sé stessi in modo originale, di trasformare e incorporare ciò che è passato». La forza plastica di Jannik Sinner è ben nota e oggi, giovedì 25 settembre, ne ha fatto le spese il malcapitato e anzianotto Marin Cilic, che nel

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