sulla panchina bianconera con un tatuaggio del napoli al braccio

Spalletti alla Juventus, il mondo al contrario. Sperando non finisca come Nietzsche

Finisce l’agonia (e il lamento) per il tecnico-filosofo toscano dopo la delusione con la Nazionale, dove ha sbagliato strategia e linguaggio. Eppure la sua vita nova calcistica con la Signora non sarà facile. Oltre a cucire un tailleur che stia bene ai vari Yildiz, Vlahovic e Koopmeiners, dovrà parlare come un fumetto, basta Shakespeare a uomo e Machiavelli a zona: i ragazzi oggi sono meno predisposti a un allenatore padre, preferiscono l’amico. L’arrivo sulla panchina che fu di Conte è anche l’emblema del nord contro il sud

Adesso ha di nuovo una squadra da convincere. E che squadra, la Juventus. Finisce l’agonia di Luciano Spalletti dopo la delusione con la Nazionale. Finisce anche il lamento per sé stesso. Comincia la vita nova calcistica. Il filosofo toscano con il quaderno delle citazioni alla Curzio Malaparte torna in campo con un dolore e una occasione in più. Il dolore di aver sbagliato strategia e linguaggio con l’Italia, ma con l’occasione di registrarsi e riuscire con la Signora d’Italia. Quello che a Nap

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