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Non si parli più di calendario: il ricco Six Kings Slam a Riad è la fine degli alibi per i tennisti

Jannik Sinner ha vinto la prima edizione del Six Kings Slam, lo scorso anno, battendo in finale Carlos Alcaraz (FOTO EPA)
Jannik Sinner ha vinto la prima edizione del Six Kings Slam, lo scorso anno, battendo in finale Carlos Alcaraz (FOTO EPA)

Con un montepremi da 6 milioni e un gettone da oltre 1 milione, non sembrano esserci motivazioni sportive dietro l’assenso dei campioni al torneo in Arabia Saudita, che arriva dopo la massacrante trasferta a Shanghai e prima dell’ultimo sprint stagionale. Giocatori ed entourage evitino di recitare la stucchevole litania sulle troppe partite. Dalla tentata Superlega alla LIV di golf, fino al Mondiale per club e le Olimpiadi per dopati, il mondo dello sport si appresta a diventare una perenne esibizione

Potrebbe anche suscitare un certo straniamento negli spettatori il notare i vertici dello stato saudita intenti a osservare un match del Six Kings Slam dopo aver visto, pochi giorni prima, l’abbraccio fra il ministro degli esteri Al Saud e Donald Trump sul palco di Sharm el Sheikh. In realtà le due comparsate sono assai più legate di quanto possa ritenere con un’occhiata fugace. E non è detto che, come atto di comunicazione, la presenza alla firma dell’accordo di pace per il Medio Oriente sia st

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