Un’indagine su un campione di 876 atlete prova a rappresentare lo sport italiano da una prospettiva diversa, per rivelare ciò che lo sguardo dominante tende a escludere. Quasi una su due ha subìto violenza psicologica, l’incidenza di disturbi del comportamento alimentare è tre volte più alta della media nazionale, quasi tutte evidenziano un gender pay gap. Chi osa denunciare viene isolato
Questa è la storia di un’indagine che ha provato a rappresentare lo sport italiano da una prospettiva diversa. Non per aggiungere un punto di vista, ma per rivelare ciò che lo sguardo dominante tende a escludere: ciò che, una volta svelato, rende impossibile tornare indietro. È il progetto S.I.M.O. (Sport inclusion modern output), lavoro che si è aggiudicato il premio del concorso di ricerca ‘'Donne nello Sport. Analisi dati per una fotografia in un'ottica di genere'' bandito da Soroptimist inte



