La crisi di un’app

Clubhouse ora è aperta a tutti ma non interessa a nessuno

(Patrick van Katwijk/picture-alliance/dpa/AP Images)
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  • Immaginate il tipico scenario di un film apocalittico americano. Un uomo vaga per una città deserta. Lì dove un tempo c’erano folle di persone, sono rimasti solo pochi superstiti. È la sensazione che prova chi ancora si ostini ad avventurarsi in Clubhouse, il social network che abbiamo creduto fosse una rivelazione.
  • Per raccontare la storia di questa app bisogna per forza tornare indietro nel tempo, più o meno fra gennaio e febbraio. In questo contesto è apparsa Clubhouse. È un’app, disponibile inizialmente soltanto su iPhone, e creata durante la pandemia da Paul Davison e Rohan Seth, ex dipendenti di Pinterest e Google.
  • Un paio di giorni fa Clubhouse ha tentato l’ultima mossa: ha finalmente tolto ogni lista d’attesa e ha aperto a tutti l’iscrizione. Interessa davvero a qualcuno?

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