- L’intelligenza artificiale rinforza preconcetti e pregiudizi, amplifica le gerarchie e finisce per discriminare. È la tesi di Kate Crawford, autrice di Né intelligente né artificiale: il lato oscuro dell’IA, edito da il Mulino.
- Nel 2014 Amazon sperimentò l’automazione del processo di assunzione dei lavoratori, ma il sistema era prevenuto contro le donne: i modelli erano costruiti sui curricula vincenti di uomini.
- L’industria dell’IA ha inteso il problema del pregiudizio alla stregua di un baco da correggere. Ma comprendere la relazione tra pregiudizio e classificazione impone di guardare ai meccanismi di costruzione della conoscenza.
L’intelligenza artificiale amplifica i pregiudizi e favorisce le disuguaglianze
27 ottobre 2021 • 11:59Aggiornato, 27 ottobre 2021 • 13:03