Colmare il divario digitale tra i paesi, la centralità dell’IA nello sviluppo economico, il tema della sicurezza nei sistemi di difesa: il summit di Parigi si è concluso con una serie di dichiarazioni d’intenti volti a fornire strumenti politici per affrontare la rivoluzione in atto. Peccato che sul piano delle regole Washington stia giocando un partita molto diversa da quella di europei e cinesi
Dal 6 all’11 febbraio, organizzato dal governo francese e sostenuto dalle Nazioni Unite, si è tenuto a Parigi l’Artificial Intelligence Action Summit. Presieduto dal presidente francese Emmanuel Macron e dal primo ministro indiano Narendra Modi, si è trattato del terzo incontro multilaterale sull’intelligenza artificiale (IA) nel giro di tre anni, a dimostrazione della grande attenzione che Stati e organizzazioni internazionali stanno rivolgendo al tema: esso, infatti, fa seguito al Summit di Bl



