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I social network e Internet sono i nuovi veicoli per l’espressione e la partecipazione politica, ma sono necessarie regole e controllo democratico, mitigando i rischi che rappresentano per i valori democratici e i diritti fondamentali, e limitandone le conseguenze indesiderate.
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Le Big Tech non sono in grado di gestire tutta la potenza che hanno accumulato. Questa forma di privatizzazione del processo decisionale operata da giganti del digitale sfrutta la crisi della rappresentanza democratica.
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Il luogo della sovranità rischia di spostarsi dai parlamenti alle server farm e ai Consigli di Amministrazione dei colossi di questo settore.
A volte le crisi possono alimentare l’immaginazione sociale. Le nostre istituzioni democratiche, inclusi i parlamenti, stanno affrontando una crisi di fiducia, con una crescente polarizzazione politica e un’incapacità strutturale di sviluppare e realizzare obiettivi a lungo termine. Ma c’è anche un lato positivo nella pandemia: ha accelerato nuovi approcci ibridi per coinvolgere in modo significativo i cittadini nell’elaborazione delle politiche e nel processo decisionale con modalità sia dig



