- Nel nuovo Pniec inviato dal ministero dell’Ambiente alla Commissione europea ampio spazio è riservato ai combustibili di origine organica. L’idea è che possano sostituire benzina e gasolio inquinando di meno.
- Un rapporto di Legambiente denuncia però il pericolo di truffe: dall’Asia arriva olio di palma “mascherato” da scarti alimentari in modo da aggirare i divieti e incassare di più.
- Anche sulla presunta minore produzione di CO2 crescono i dubbi: «Le emissioni indirette di gas serra rischiano essere decisamente superiori a quelle del gasolio fossile».
Il biodiesel piace molto al nostro governo. Un po’ perché a Roma pensano di dare una mano a chi in Italia produce motori a combustione interna, anche se ormai l’industria dell’auto corre a tutta velocità verso l’elettrificazione, un po’ per accontentare l’Eni che deve tenere in piedi il suo sistema di raffinerie. Così ai biocarburanti è dedicato molto spazio nella proposta di aggiornamento del Pniec, il Piano nazionale integrato energia e clima, inviata il 30 giugno dal ministero dell’Ambient



