Da Glasgow

Cop 26, per la prima volta la bozza delle conclusioni parla di fonti fossili

(AP Photo/Alastair Grant)
(AP Photo/Alastair Grant)
  • Nella bozza di accordo in vista della fine di COP26 si parla (per la prima volta nei negoziati sul clima) di uscire dal carbone e di interrompere i finanziamenti alle fonti fossili di energia: è la buona notizia in vista della fine delle trattative. 
  • Il negoziato però è in stallo, e il punto fondamentale è la finanza. Non c’è accordo se non si trova un modo di garantire flussi finanziari adeguati per convertire le economie globali e permettere ai paesi vulnerabili di navigare la crisi. 
  • Il futuro dell’azione globale per il clima è una ristrutturazione complessiva dell’architettura finanziaria, che affronti il tema del debito, dell’accesso ai fondi e che sia in grado di gestire l’immenso flusso del prossimo decennio. 

«L'obiettivo di contenere l'aumento delle temperature a 1.5° C è in terapia intensiva. Per portarlo fuori da lì e dargli una possibilità di combattere nei prossimi giorni servirà tutta la leadership di Stati Uniti ed Europa e quella leadership passa dalla finanza». Sintetizza così la situazione Alden Meyer del think tank E3G, che di Cop ne ha seguite venticinque su ventisei. Non c'è azione per il clima senza una montagna di soldi da mettere sul piatto, per sbloccare il negoziato e navigare la

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