I dati del trasporto ferroviario mostrano una crescita che supera i dati pre Covid, Ma per quella parte del Paese dove ci sono i treni ad alta velocità e nelle regioni del nord, fotografando un Italia sempre più spaccata in due che anticipa gli effetti della riforma Calderoli
Dopo gli anni del covid, è tornato a crescere il numero di coloro che ogni giorno prendono treni ad alta velocità, intercity e regionali, racconta il Rapporto Pendolaria, con numeri complessivi superiori al 2019.
Ma questi dati nascondo differenze abissali, tra città collegate dai treni veloci e regioni dove i passeggeri aumentano, e dove soprattutto al Sud i numeri continuano a calare ogni anno.
Troppi pochi sono i treni in circolazione, sempre meno le risorse per i treni dei pendolari e nessun controllo da parte del Ministero. Nelle ferrovie si è anticipata la riforma Calderoli per l’autonomia differenziata e gli effetti sono un Paese spaccato in due.