l’inchiesta internazionale “Burning Skies” / 2

«Viviamo dentro un fuoco infernale»: il grido d’aiuto di chi vive vicino alle fiamme di Eni

Credits: Justine Vernier and Simon Toupet (Mediapart), con foto di Femke van Zeijl
Credits: Justine Vernier and Simon Toupet (Mediapart), con foto di Femke van Zeijl

Dalla Nigeria all’Egitto, dal Congo all’Angola, gli effetti del gas flaring sulle popolazioni. La società di Stato italiana dichiara di aver bruciato 26 miliardi di metri cubi di gas flaring dal 2012 al 2022. Secondo le nostre stime il totale è quasi doppio

    Gad Fri aveva cinquant'anni quando ha cominciato a perdere la vista. Ora ne ha 74 ed è quasi completamente cieco; il suo medico gli ha detto che dipende dall'inquinamento causato dal gas flaring. «Quando ero ragazzo nessuno qui era cieco e le persone in generale vivevano molto più a lungo», racconta Fri indicando il bastone sul quale si appoggia per camminare. Siamo ad Obagi, Nigeria, un piccolo villaggio situato sul delta del fiume Niger, tra le zone di maggiore produzione petrolifera al mondo.

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