Il lupo sta ricolonizzando il territorio italiano da nord a sud, fino agli uliveti in Salento. Da nord a sud, da Aosta a Potenza, quasi ogni giorno sui giornali locali e sui social, sono pubblicate foto di lupi, e altri predatori, nei contesti più vari. Spesso scatenando dibattiti polarizzati pro e contro, con migliaia di commenti
- Lupi e sciacalli sono alle porte delle città. Non è una metafora. Gli animali predatori sono scesi dai monti in pianura e stanno occupando le oasi naturali e quelle aree marginali, semiabbandonate, tra campagna e città.
- Il lupo, specie protetta dal 1971, ha praticamente ricolonizzato tutta la penisola. E si affaccia anche nelle periferie delle città, Roma in testa, fino a spingersi sulle coste marine.
- Benché non pericoloso per l’uomo, il lupo suscita ancora allarme sociale, mentre crescono gli appassionati che danno vita ad osservatori, con fototrappole e rilevamenti, ed è in corso un monitoraggio nazionale voluto dal Ministero dell’Ambiente.
Lupi e sciacalli sono alle porte delle città. Non è una metafora. Gli animali predatori sono scesi dai monti in pianura e stanno occupando le oasi naturali e quelle aree marginali, semiabbandonate, tra campagna e città. Gli avvistamenti nelle periferie sono sempre più numerosi, tra eccitazione e spavento della società umana, suscitando un’attenzione e un allarme inversamente proporzionali all’esiguità dei numeri assoluti. Le stime attuali indicano in 2.500 i lupi e 150 gli sciacalli. A pietra d



