Il vertice di Glasgow

Primo accordo sulla crisi climatica. Adesso bisogna fare sul serio

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  • «Siamo costretti a subire una crisi che non abbiamo creato e che non dipende da noi», ha detto in assemblea plenaria il delegato del Gabon, Lee White, «per questo motivo io vi chiamo partner e non donatori».
  • I rappresentanti di sei essere umani su sette si sono battuti a Glasgow perché i fondi promessi in passato (la prima volta fu nel 2009) arrivino il primo possibile.
  • L'eredità di Glasgow è un mondo completamente nuovo, nel quale un'ondata di siccità in Sahel e un ciclone tropicale in un paese insulare devono essere risarciti dalle istituzioni finanziarie internazionali.

Il patto sul clima di Glasgow è passato, con una vittoria finale dell’India, che ottiene di attenuare ulteriormente il linguaggio sul carbone, che passa da phase out a phase down. Al di là del documento diplomatico finale, negoziato nelle virgole, nelle formule e nei tempi verbali fino allo sfinimento e base del futuro lavoro da fare, la Cop26 di Glasgow ha soprattutto cristallizzato una nuova geografia del mondo, nella quale i confini tra i paesi e i blocchi non sono più tracciati dai sistemi

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