Ambiente

Regolare meno, ma regolare meglio: chi inquina di più paga di più

Vehicles are caught in a congestion as the flow of traffic of the capital significantly increases during a rush hour in Jakarta, Indonesia, Monday, June 8, 2020. Indonesia’s capital of Jakarta, the city hardest hit by the new coronavirus, has partly reopened after two months of partial lockdown as the world’s fourth most populous nation braces to gradually reopen its economy. (AP Photo/Achmad Ibrahim)
Vehicles are caught in a congestion as the flow of traffic of the capital significantly increases during a rush hour in Jakarta, Indonesia, Monday, June 8, 2020. Indonesia’s capital of Jakarta, the city hardest hit by the new coronavirus, has partly reopened after two months of partial lockdown as the world’s fourth most populous nation braces to gradually reopen its economy. (AP Photo/Achmad Ibrahim)

Invece di complesse regolamentazioni e standard, basterebbe una carbon tax uniforme sulle emissioni:  Suv dagli elevati consumi pagherebbero molto e le utilitarie parsimoniose poco.

  • A partire dagli anni Settanta sono state introdotte regolamentazioni via via più stringenti dei gas di scarico dei veicoli: da Euro 0 siamo arrivati agli attuali Euro 6.
  • In parallelo sono stati adottati limiti relativi alla concentrazione ammissibile in atmosfera per un certo numero di sostanze e sono stati introdotti divieti permanenti o temporanei alla circolazione di alcune tipologie di veicoli.
  • L’inquinamento atmosferico delle nostre città è radicalmente diminuito. A Milano, ad esempio, la concentrazione dei principali inquinanti si è ridotta dal 1980 di circa il 75 per cento.

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