- Era il 10 febbraio quando, dalle pagine di Domani, ReCommon metteva in guardia sulle porte girevoli tra finanza pubblica e industria fossile, con il conseguente rischio di importanti conflitti d’interesse.
- Nei giorni precedenti, Rodolfo Errore aveva lasciato la presidenza di Sace – l’assicuratore pubblico controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che copre dai rischi politici e commerciali le multinazionali italiane nel loro export e investimenti – per approdare ai vertici di Ludoil, società attiva nei settori petrolifero e petrolchimico.
- Se quella porta era “in uscita”, il timore che funzionasse anche in senso inverso si è infine concretizzato: il nuovo presidente di Sace, Filippo Giansante, è anche membro del consiglio di amministrazione di Eni. Si potrebbe dire che è facile essere Cassandra con il sistema Italia.
La svolta di Sace è così poco verde che c’è pure Eni
02 giugno 2022 • 20:39Aggiornato, 02 giugno 2022 • 21:23