La distanza con la capitale francese non è solo ambientale, ma è giuridica: tra condanne europee, procedure d’infrazione aperte e una transizione urbana che resta intrappolata tra rinvii, deroghe e retromarce
A Parigi, davanti a molte scuole, le auto non passano più. Lo spazio che fino a pochi anni fa era occupato da parcheggi è stato restituito a panchine, alberi, bambini. Le rive della Senna, un tempo una tangenziale urbana, sono diventate un parco lineare. Sulle grandi direttrici cittadine scorrono oggi migliaia di biciclette. È l’immagine più visibile di una trasformazione profonda, che ha ridotto traffico e inquinamento grazie a una strategia coerente, portata avanti per quasi vent’anni da una s


