- Quasi tutta la pesca è insostenibile e l’unica via d’uscita è smettere di mangiare pesce. Queste sono le somme che tira Seaspiracy, il documentario sulla pesca uscito su Netflix qualche settimana fa.
- Il documentario è stato tacciato di semplicismo e sensazionalismo non solo dal settore della pesca, ma anche dalla comunità scientifica e da alcuni degli intervistati stessi.
- Quel che è certo è che la situazione non si risolverà finché non ci prenderemo le nostre responsabilità di consumatori a nostra volta “intensivi”. Ma non basta. Sarà necessario coordinare sforzi locali e internazionali per imporre regolamentazioni più stringenti, e farlo con urgenza.
Quasi tutta la pesca è insostenibile e l’unica via d’uscita è smettere di mangiare pesce. Queste sono le somme che tira Seaspiracy, il documentario sulla pesca uscito su Netflix qualche settimana fa. Il documentario è stato tacciato di semplicismo e sensazionalismo non solo dal settore della pesca, ma anche dalla comunità scientifica e da alcuni degli intervistati stessi. Gli autori avrebbero citato fonti obsolete, escluso dati importanti, e riportato casi circoscritti per trarre conclusioni



