La settimana della scienza

Grazie allo studio delle impronte riviviamo la quotidianità dei nostri avi

  • Non c’è ossa o traccia che possa raccontarci i sentimenti di quel mondo lontano, ma oggi paleontologi, paleoantropologi, archeologi e ricercatori di varie discipline stanno iniziando a ricostruire proprio ciò che i fossili non ci dicono.
  • Le tracce, tanto per iniziare, hanno un ordine, il che significa che gli eventi possono essere letti come una narrazione. E la storia di quella donna, del bambino e del bradipo gigante non è certo l’unico esempio. 
  • Un’esplosione di scoperte di impronte sta rivelando un nuovo ritratto del lontano passato, dalla divisione del lavoro tra i sessi alla fine dell’età della pietra al comportamento di animali estinti da tempo.

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