- Le difficoltà con il PNRR raccontano quanto sia complicato per il governo Meloni fare i conti con i propri fantasmi, dopo anni di battaglie contro l’Europa e di scetticismo climatico.
- Eppure la situazione è invidiabile, per rivedere le scelte di un piano fatto da un altro governo con evidenti difetti, e per gestire tre miliardi di euro aggiuntivi per nuovi interventi in ambito energetico.
- Invece di lamentarsi il governo dovrebbe puntare su progetti finanziati da Bruxelles da chiudere in tre anni. Come si può fare con il solare per ridurre la dipendenza dall’estero, con interventi sugli edifici pubblici per liberare la spesa dei Comuni, e sulle reti elettriche per ridurre i rischi black-out.
Le difficoltà con i progetti e le risorse del Pnrr raccontano quanto sia difficile per il Governo Meloni fare i conti con i propri fantasmi. Dopo anni di battaglie contro l’Europa e i suoi vincoli, di scetticismo climatico, trovarsi a dover scegliere tra progetti che accelerano la transizione energetica non è una sfida banale. Il paradosso è che tutto questo avviene in una condizione assolutamente invidiabile, nella quale si potrebbero rivedere scelte di un piano fatto da un altro governo –



