- Un’oceanica manifestazione dei movimenti per il clima ha attraversato le vie di Glasgow per il Global day of action for climate justice.
- Il corteo di 100mila persone sotto il diluvio scozzese ha provato a fare qualcosa di più ambizioso che contestare i negoziati della Cop26: rifondare una sinistra radicale globale.
- In testa alla manifestazione ancora una volta c’erano gli ambientalisti africani e i leader indigeni, per affrancarsi dall’accusa di essere un movimento bianco e occidentale e per aggregare tutte le lotte contro la diseguaglianza sotto la bandiera del clima.
Il movimento per il clima ha preso per la seconda volta le strade di Glasgow e ha fatto qualcosa di più ambizioso che provare a mettere pressione sui negoziati dentro la Cop26: quello di ieri è stato un corposo esercizio per la ricostruzione di una sinistra radicale globale fondata sull’ecologia, per raccogliere tutte le lotte contro la diseguaglianza sotto la bandiera della crisi climatica. L’inclemente giornata di pioggia autunnale non ha scoraggiato l’adesione al Global day of action for c



