- Petroli, rifiuti, appalti della rete ferroviaria italiana, costruzioni e compravendite immobiliari. Sono i settori economici nei quali il clan di camorra Moccia ha investito soldi e riciclato denaro attraverso una rete di imprenditori compiacenti e politici asserviti. Una rete coinvolta nell’indagine della procura di Napoli che ha chiesto e ottenuto 57 misure cautelari e il sequestro di beni per 150 milioni di euro.
- Una delle più grandi imprese mafiose sgominate negli ultimi anni, sia per numero di soggetti coinvolti, cinquantasette persone, sia per i segmenti produttivi interessati dalle infiltrazioni del clan.
- Nel maggio scorso Domani aveva rilevato in un’inchiesta affari e amici del clan, molti coinvolti nella retata eseguita dai carabinieri.
Petrolio, rifiuti, appalti dell’alta velocità, costruzioni e compravendite immobiliari. Sono i settori economici nei quali il clan di camorra Moccia ha investito soldi e riciclato denaro attraverso una rete di imprenditori compiacenti e politici asserviti. Una rete che è finita coinvolta nell’inchiesta della distrettuale antimafia di Napoli, guidata dal procuratore Giovanni Melillo, dall’aggiunto Rosa Volpe, pubblici ministeri Ida Teresi, Giancarlo Scarfò, Giorgia De Ponte. Una delle più gran



