La mattina di martedì 17 marzo 1980, Rolli e Antonio Adamita acquistavano presso il negozio di certo "Gino" 70 dischi e 30 musicasette per un totale di Lire 700.000, che Antonio Adamita pagava con un assegno; acquistavano, ancora, un contenitore di zinco. Quindi, ritornavano nel garage e completavano le operazioni di saldatura e di imballaggio dei pacchi
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per un mese pubblichiamo ampi stralci della prima grande inchiesta di Giovanni Falcone, l’ordinanza di rinvio a giudizio “Rosario Spatola e altri” del 1980
Il lunedì 17, Rolli e Antonio Adamita si occupavano di trovare lo spedizioniere per l'invio dei colli contenenti l'eroina. Un primo veniva scartato, perché effettuava spedizioni in containers i quali, a New York, non vengono depositati nel magazzino merci dell'Alitalia, ma nel magazzino "big brother's", fuori, quindi, dalle possibilità di intervento del Rolli.
Veniva scelta, quindi, l'Agenzia "Jumbo freight for warders" di Gallarate, che avrebbe effettuato la spedizione secondo le modalità richieste dal Rolli, che comportavano il deposito nel magazzino merci Alitalia di New York.
Ritornati a casa, Rolli ed Antonio, incontravano Domenico Adamita. Prima, però; acquistavano le scatole di cartone, il polistirolo e tutto l'occorrente per la confezione dei pacchi.
Quella sera, verso le 19,30 - 20,00, dopo cena, Rolli, Antonio ed Emanuele Adamita procedevano, all'interno del garage di Antonio, alle operazioni di inscatolamento dei pacchetti di cellophane contenenti l'eroina nei recipienti di zinco; il Rolli teneva i recipienti, mentre Antonio li saldava.
Il Rolli riconosceva espressamente, nella fotografia di uno scatolo di cartone, contenente limoni, rinvenuto nell'autorimessa di Antonio Adamita, lo scatolo indicatogli da Emanuele Adamita come quello che conteneva l'eroina, nascosta dai limoni stessi; riconosceva altresì, in un foglio del Giornale di Sicilia, il giornale da lui visto dentro lo scatolo.
Durante le operazioni suddette, alcuni amici di Antonio Adamita giungevano a casa di quest'ultimo, ma venivano mandati via perché Emanuele non voleva che vedessero quello che essi stavano facendo.
Antonio faceva rilevare che ciò avrebbe destato sospetti, perché non era mai successo che qualcuno venisse a casa sua senza che, almeno, gli fosse offerto da bere.
Alla fine, i tre si accorgevano che nove o dieci pacchetti di eroina non entravano nei due contenitori di zinco, per cui era necessario che l'indomani acquistassero un altro contenitore.
Quella stessa sera di lunedì 17 marzo 1980, l'Adamita dava al Rolli un pezzo di carta nel quale era scritto l'indirizzo da usare per la spedizione della merce e quest'ultimo si accorgeva che non si trattava più di "Arcobaleno Italiano" ma di "Centro Nastri Italiano". Il Rolli chiedeva i motivi di tale cambiamento, ma l'Adamita gli diceva di non occuparsi della questione. Sia il pezzo di carta con l'indirizzo, sia il biglietto a stampa della Jumbo Freight venivano consegnati dal Rolli all'Agente Falvey, quella stessa sera.
Dopo di avere sospeso le operazioni di imballaggio (il Rolli aveva anche compilato, usando la macchina da scrivere di Antonio Adamita, le fascette degli indirizzi da applicare ai pacchi) i tre si recavano all'Areoporto di Malpensa, poiché il Rolli doveva telefonare in Usa per avvertire che sarebbe rientrato al lavoro con ritardo; anche Emanuele Adamita, telefonava in Usa
La mattina di martedì 17 marzo 1980, Rolli e Antonio Adamita acquistavano presso il negozio di certo "Gino" 70 dischi e 30 musicasette per un totale di Lire 700.000, che Antonio Adamita pagava con un assegno; acquistavano, ancora, un contenitore di zinco, di minori dimensioni rispetto agli altri due. Quindi, ritornavano nel garage e completavano le operazioni di saldatura e di imballaggio dei pacchi.
A questo punto, avevano bisogno, per il trasporto dei colli, del furgoncino di Antonio, che, però, era in possesso del figlio di quest'ultimo, che tardava a rincasare.
Pertanto, Emanuele ed Antonio Adamita e Frank Rolli si recavano all'Agenzia Jumbo Freight e, mentre Emanuele rimaneva in macchina, il Rolli e Antonio Adamita dicevano ai titolari dell'Agenzia di preparare i documenti di spedizione, che tra poco avrebbero portato i colli da spedire.
Ritornati a casa dell'Adamita, caricavano i pacchi contenenti l'eroina (tre) ed il quarto pacco (che conteneva soltanto dischi) sul furgoncino, che nel frattempo era arrivato, e il Rolli ed Antonio Adamita li portavano all'Agenzia Jumbo.
Il Rolli pagava il prezzo della spedizione con dollari Usa che gli erano stati dati da Antonio Adamita. Quindi, ritornavano a casa di Antonio e, dopo un po', il figlio di questo ultimo lo riaccompagnava in albergo. Ivi, il Rolli riceveva una telefonata dall'agente Dea Tony Wilson, con cui veniva avvertito che tra poco sarebbero venuti a prenderlo e, infatti, dopo 15-20 minuti, l'agente Falvey lo rilevava ed accompagnava in aeroporto da dove partivano per Roma e, quindi, per gli Stati Uniti.
© Riproduzione riservata



