- La ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, si è dimessa. Da tempo è oggetto di forti critiche sia nel merito sia per il suo approccio all’incarico. L’ultima gaffe risale a capodanno, quando ha pubblicato sui suoi canali social un video che molti hanno definito imbarazzante.
- Ora per il cancelliere Scholz si apre una scelta delicata: il ministero della Difesa è cruciale per la Zeitenwende, il progetto di creazione di una potenza geopolitica all’altezza del potere economico.
- Tra i nomi che circolano come possibili successori spicca quello di Wolfgang Schmidt, fedelissimo del cancelliere e attualmente capo della cancelleria.
Le dimissioni di Christine Lambrecht, la ministra della Difesa di Olaf Scholz, non sono cadute dal cielo. Già venerdì circolavano indiscrezioni su un passo indietro imminente. Ieri mattina Lambrecht ha rimesso il suo mandato, dopo una lunga serie di gaffe e poca capacità di incidere nel suo ministero. Il suo passo indietro apre una sfida per il cancelliere: da una parte lo toglie dall’imbarazzo di dover coprire le spalle a una ministra che non è all’altezza dell’ammodernamento di cui ha bisogno la Bundeswehr, dall’altro apre la spinosa questione della scelta del successore.
L’ex avvocata Lambrecht non sembra essere mai entrata completamente nel suo ruolo, ma ora, se vuole che la sua Zeitenwende, il cambio epocale in campo geopolitico che ha promesso con la guerra in Ucraina, abbia successo, Scholz non può permettersi altri passi falsi.
Lambrecht è una politica navigata: rieletta per cinque legislature, nell’ultima è stata prima sottosegretaria al ministero delle Finanze guidata dallo stesso Scholz, poi promossa a ministra della Giustizia, una decisione coerente con la sua formazione.
Dopo le dimissioni di Franziska Giffey ha assunto anche l’incarico di ministra della Famiglia. Durante la formazione del governo semaforo a fine 2021 hanno iniziato a circolare indiscrezioni sulle sue ambizioni ministeriali: alla fine il cancelliere le ha assegnato il ministero della Difesa, da sempre un incarico poco ambìto e costellato di difficoltà. Da parecchi anni l’esercito è stato fonte di problemi, dalla mancanza di forniture ai mezzi che non funzionano, passando per episodi poco gloriosi di neonazismo nelle truppe d’élite. I problemi si sono stratificati e nessuno dei ministri è riuscito a mettere mano allo stato della truppa.
Uno stato delle cose in parte ormai dato per acquisito, finché la guerra in Ucraina e la Zeitenwende di Scholz non hanno acceso un faro sulle disastrose condizioni della Bundeswehr. A quel punto, il dicastero ha assunto tutta un’altra centralità nei piani del cancelliere socialdemocratico, che in un primo momento ha tentato anche di coprire le spalle alla sua ministra.
Un’operazione difficile, visti i tanti passi falsi della ministra. A partire da quel volo su un elicottero del governo ad aprile 2021, quando Lambrecht ha portato con sé suo figlio: la ministra era in viaggio verso un’unità di stanza nel nord del paese. Il giorno seguente, insieme alla scorta Lambrecht si era recata sull’isola di Sylt per una vacanza pasquale.
L’ultimo episodio che l’ha messa in imbarazzo risale invece a capodanno, quando Lambrecht ha registrato un video per i suoi canali social. La ministra ha parlato della guerra in Ucraina e di come le abbia dato «l’occasione di incontrare tante persone fantastiche». Parole considerate fuori luogo e irrispettose, tanto più che il video è stato registrato all’aperto, con il sottofondo delle esplosioni dei botti di capodanno.
Il successore
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