- Lukashenko sa quanto il tema migratorio è divisivo all’interno del blocco, e spalancando i propri confini occidentali spera di provocare repressioni talmente forti da isolare gli stati membri confinanti, i più ostili al suo regime, e il resto dell’Ue.
- Reagendo con inerzia Berlino ha effettivamente ceduto il passo alla retorica conflittuale di Varsavia, utile al Pis per guadagnare voti a destra.
- Ignorando il coinvolgimento russo, pur consci che il dialogo con Mosca non avrebbe dato risposte concrete alla crisi bielorussa, Berlino ha provocato proprio quell’aumento delle tensioni che avrebbero voluto impedire.
In questi giorni Berlino è attanagliata da un senso di déjà-vu, e non solo a causa della quarta ondata di infezioni. Il tabloid Bild lancia appelli per la difesa dei confini europei, il ministero dell’Interno valuta la chiusura dei confini, l’immigrazione clandestina è tornata al centro del dibattito politico. La situazione effettiva è però molto lontana dal caos del 2015. La polizia federale ha registrato 8.833 tentati attraversamenti del confine tedesco-polacco sui fiumi Oder e Neisse. Al c



