Ancora è incerto chi tra Robert Habeck e Annalena Baerbock correrà per i Verdi alle elezioni del 2021. Il partito è l’altro grande favorito insieme alla Cdu. La competizione fra i due candidati rispecchia una storica divisione interna tra i realisti e la sinistra movimentista che risale alla fondazione. È però nell’interesse di tutti che questo conflitto rimanga dormiente
- Sono ormai anni che il Bündins 90/Die Grünen si trovano sulla cresta dell’onda. Un tempo forza extraparlamentare e capellona, l’esperienza di governo col socialdemocratico Schröder ha “addomesticato” i Verdi.
- Resta da vedere se i Verdi saranno abbastanza abili – e zelanti – da mettere in atto un’agenda realmente radicale. La pandemia ha infatti rappresentato un momento di riflessione per un partito storicamente diviso fra gli eredi della sinistra extraparlamentare e ambientalisti “realisti” (i Realos).
- Entrambe le anime dei Verdi (e a loro modo anche chiunque guiderà la Cdu) sono accumunate da una genuina volontà di riforma. I Verdi non vogliono superare l’attuale sistema politico, sociale ed economico della Bundesrepublik, bensì aggiornarlo per il nuovo decennio.