In attesa dell’intervento del nuovo governo, le regole per la cittadinanza breve che arrivano a ridurre il periodo necessario per ottenere il passaporto tedesco anche a soli tre anni hanno fatto sì che il numero di nuovi tedeschi raddoppiasse nel 2024, arrivando a quasi 300mila persone
Questa settimana il menù delle “cose tedesche” è più che ampio. Vi raccontiamo (l’abbiamo già fatto anche sul quotidiano) il singolare incontro tra Friedrich Merz e Donald Trump: lo stile di Merz però in patria è stato piuttosto apprezzato, perfino la stampa non “amica” dei cristianodemocratici ha dato un giudizio positivo della visita di stato. Vi raccontiamo anche l’importante inchiesta della Zeit, che è andata a fondo per scoprire cos’è l’associazione Jungadler (spoiler, non il circolo scoutistico per cui si spaccia). In tema con il referendum (fallito) sulla cittadinanza per cui si è votato nei giorni scorsi in Italia, diamo un’occhiata a come vanno le cose Oltralpe su questo tema e chiudiamo raccontandovi di Jette Nietzard, la capa dei giovani Verdi finita al centro delle polemiche per una serie di prese di posizione controverse.
Quasi amici?
Il principale obiettivo di Merz a Washington era quello di tenere imbarcati gli americani nella squadra dei volenterosi in campo al fianco dell’Ucraina. Ad ascoltare l’improbabile incontro con la stampa dei due capi di governo prima del loro pranzo privato, questa volontà traspare chiaramente: in ogni occasione infatti il cancelliere pone l’attenzione sul ruolo di Trump nella risoluzione del conflitto (anche se l’interlocutore abbozza) e non si lascia trascinare quando Trump tenta di buttarla in caciara arrivando a scherzare perfino su una questione serissima per Berlino come la Seconda guerra mondiale. Abbiamo ricapitolato tutto quello che c’è da sapere qui.
Giovani aquile
Vi segnaliamo anche l’eccellente inchiesta della Zeit sul circolo dello Jungadler, letteralmente “aquilotto”, un’associazione che si occupa di attività di tempo libero per ragazzi. Non è una rarità che in Germania i giovani frequentino i cosiddetti “Verein”, un concetto abbastanza intraducibile che va oltre l’associazione ma si ferma appena prima della comunità. In generale, esistono Verein per qualunque tipo di attività, dagli sport alle escursioni alle passioni gastronomiche.
Unico neo in questo caso specifico: il fatto che le attività proposte somigliano tantissimo a quelle che prevedeva nei suoi campi scuola la Heimattreue Deutsche Jugend, la gioventù tedesca fedele alla patria, un’associazione sciolta nel 2009 per le posizioni di estrema destra: ai ragazzi venivano insegnate versioni parallele della storia tedesca in cui Adolf Hitler compariva come eroe nazionale, li si faceva partecipare agli alzabandiera e si insegnava “storia delle razze”.
Lo Jungadler sulla carta è apolitico e non ha legami con gruppi neonazisti, ma sembra che ci sia continuità in termini di comunità e di temi. In alcuni documenti interni vengono citati storici e ideologi nazisti, e anche le famiglie che mandano la propria prole in quei campi sembrano riconducibili ad ambiti di estrema destra.
La cittadinanza degli altri
In Germania nel 2024 è stato toccato un nuovo record di persone che hanno ottenuto la cittadinanza: i “nuovi tedeschi” sono quasi 300mila, la cifra più alta dall’inizio della rilevazione del dato nell’anno 2000. Rispetto al 2023 è quasi raddoppiata: i più numerosi nel novero sono i siriani, oltre 80mila, a seguire turchi, iracheni, russi e afghani. Il picco di richieste deriva dal cambiamento della norma della cittadinanza, che dal 2024 è più semplice e permette anche di tenere la seconda nazionalità.
Con la regolamentazione attuale bastano infatti cinque anni invece che otto, che per altro si riducono in caso di particolari meriti a scuola o nel lavoro, anche se verosimilmente il nuovo governo interverrà su queste ultime agevolazioni, riportando il limite minimo di permanenza per diventare tedeschi a cinque anni.
Le conseguenze di Acab
Vi segnaliamo il ritratto della taz di Jette Nietzard, capa dei giovani Verdi, che nelle scorse settimane è stata pesantemente criticata per aver pubblicato una foto in cui indossa una felpa con la scritta Acab (la sigla di Annalena Charlotte Alma Baerbock, ex ministra degli Esteri verde, ma anche “All cops are bastards”). La taz, in realtà, insiste sul suo potenziale politico: «Giovane, bionda, spesso in circolazione con una t-shirt rosa e sicuramente polemica». Le critiche delle generazioni più adulte rischiano di compromettere la sua traiettoria, il selfie ha scatenato la rabbia del sindacato della polizia e dei giornali di destra, anche dentro il partito qualcuno le ha consigliato il passo indietro.
Sono mesi che la giovane promessa si fa notare con tweet provocatori, ma ora i Verdi sono molto preoccupati delle sue uscite sopra le linee, in particolare in Baden-Württemberg, dove puntano a mantenere il governo della regione. Le posizioni di Nietzard sono molto radicali, dopo le elezioni federali si è complimentata con il partito per essere riuscito a raggiungere l’opposizione: la possibilità di andare in coalizione con la Cdu veniva infatti respinta con forza dai giovani Verdi, che a ottobre scorso hanno eletto la 25enne segretaria con l’84 per cento dei voti.
Nonostante la sua linea dura, dice però alla taz, non ha intenzione di «riprendersi tre punti dalla Linke» ma la pedagogista che negli ultimi anni ha lavorato soprattutto nell’assistenza ai migranti vuole allargare il campo del consenso dei Verdi, non necessariamente soltanto con il tema della protezione dell’ambiente.
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