Deutsche Vita

L’AfD perde pezzi e si spinge sempre più a destra

(Foto Lapresse)
(Foto Lapresse)

Nel partito di destra si consuma uno scontro tra conservatori e frange estreme con addii delle anime più moderate e imbarazzi sempre più frequenti per il presidente onorario che tollera contatti paralleli al lavoro parlamentare con ambienti estremisti, oltre a circondarsi di figure ambigue come l’ex portavoce Christian Lüth

  • La formazione di estrema destra rischia di arrivare alle elezioni del 2021 divisa internamente, con gli estremisti del Flügel che guadagnano continuamente terreno sui membri che invece vorrebbero il partito posizionato più verso il Centrodestra.
  • La corrente estremista è stata di fatto tollerata dal presidente onorario del partito Alexander Gauland fino a quando ne è stato disposto lo scioglimento per motivi di opportunità, ma i suoi membri rappresentano ancora una fetta importante del partito.
  • Dopo gli addii delle figure più moderate, Gauland deve fare i conti con imbarazzi legati ad alcuni dei suoi collaboratori più stretti, come Christian Lüth, che è stato colto a dire che i migranti si potrebbero anche «fucilare o mandare nelle camere a gas». 

Il partito tedesco di estrema destra, Alternative für Deutschland (AfD), è sempre più in balia di una guerra tra correnti e continua a perdere pezzi. L’ultimo ad andarsene è stato Konrad Adam, uno dei tre fondatori del movimento, che ha accusato il partito di «non avere più un futuro da formazione borghese-conservatrice». Adam ha terminato ieri la sua esperienza nel partito che ha contribuito a creare come avevano già fatto prima di lui anche gli altri due fondatori, Bernd Lucke e Frauke Petry,

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