Torniamo dalle ferie in una settimana più calda di come avevamo lasciato questo infuocato agosto. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz è stato in prima fila tra i capi di governo che sono volati a Washington insieme a Volodymyr Zelensky. Vi aggiorniamo anche sulla scalata di Mfe a ProsiebenSat.1 e abbiamo un nuovo Crossover episode con l’Autostrada del sole di Ornella Cosenza per voi. 

Gioco di squadra

Dal punto di vista tedesco, il vertice di Washington è stato una buona prova di coesione europea. Per Merz è stato particolarmente importante continuare lungo la linea condivisa con Parigi che prevede pressioni per raggiungere il cessate il fuoco, nonostante la poca disponibilità di Donald Trump e Vladimir Putin in questo senso. 

Nella conferenza stampa serale, il cancelliere è stato anche interpellato a proposito della disponibilità di Berlino a mandare forze di pace sul territorio ucraino. Un’eventualità che Merz non ha del tutto escluso, pur cautelandosi rimandando il momento in cui discuterne e anticipando che eventualmente ne dovrà discutere con il partner di governo e portare la decisione in parlamento. 

Mentre la stampa tedesca gli riconosce il merito di aver gestito la situazione in maniera efficiente, i commentatori auspicano anche che l’Europa si renda al più presto indipendente dalle oscillazioni umorali del presidente americano, che lo Spiegel arriva a paragonare a «un bambino irascibile»

Tutto questo mentre il governo deve palleggiare anche il riarmo – difficile, si leggeva negli editoriali di questi giorni, tenere assieme un aumento degli investimenti in armi e l’ambizione di essere il cancelliere della pace – e le critiche di AfD e Bsw che, felicissimi di poter fare seguito alla propaganda russa, auspicano presto una ripresa dei rapporti con Mosca. 

Il senso dei tedeschi per i Berlusconi

Abbiamo buttato un occhio anche su come è stato accolto l’interesse crescente di Pier Silvio Berlusconi per ProsiebenSat.1. Mfe è salita a oltre il 40 per cento del gruppo tedesco, ma gli osservatori d’Oltralpe segnalano soprattutto come il gruppo dei Berlusconi non abbia raggiunto ancora la soglia di controllo del 50 per cento.

Mele e pere

Continuano le polemiche intorno alla presidente del Bundestag. Julia Klöckner della Cdu ha fatto ancora parlare di sé dopo aver vietato di issare la bandiera del pride sul parlamento perché ha partecipato a un evento del giornale spesso associato al populismo di destra Nius. Si tratta della testata fondata da Julian Reichelt dopo la sua estromissione dalla Bild, da cui era stato allontanato per comportamenti scorretti nei confronti di colleghe e redazione. 

Per la presidente, il giornale di Reichelt sarebbe paragonabile alla taz, quotidiano berlinese di fiera tradizione progressista: le direttrici Ulrike Winkelmann e Barbara Junge hanno spiegato che a differenza del loro giornale, «Nius è un disgustoso sito di destra. Il giocattolo di un miliardario annoiato dalla sua squadra di hockey sul ghiaccio che raccoglie intorno a sé ex collaboratori del gruppo Springer che in quell’azienda editoriale non erano più considerati presentabili. Segnaliamo gentilmente che la taz, a differenza di Nius, è un medium giornalistico che lavora rispettando i fondamenti dell’etica giornalistica».

Non mancano polemiche sul comportamento di Klöckner dalle opposizioni: «Se per lei è più importante omaggiare la destra che essere all’altezza del suo incarico magari è il caso che lo lasci a qualcun altro» ha detto la capogruppo della Linke Heidi Reichinnek. 

Deutsche Vita meets Autostrada del sole

È estate, tempo di viaggi e incontri umani, curiosità da soddisfare e pregiudizi da smentire. Con Ornella Cosenza ci siamo divertite a raccontare quel che credono di sapere gli uni degli altri (e di sé stessi) gli italiani e tedeschi, con un occhio al cinema che ha raccontato le vacanze di entrambi. 

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