Sono arrivate le vacanze! L’Europa è in ferie – o almeno chi può ancora permettersele di questi tempi.

È anche la stagione in cui italiani e tedeschi si incontrano: turisti nel paese dei loro vicini settentrionali o meridionali. E come sempre, l’estate è il momento perfetto per stupirsi, ridere o scuotere la testa davanti alle stranezze (vere o presunte) dei turisti dell’altro paese e magari accorgersi che certi cliché, per quanto esagerati, hanno un fondo di verità.

I tedeschi all’estero sono spesso considerati puntuali e organizzati. Una dote che alcuni di loro sfruttano anche in vacanza nei villaggi turistici: alle prime luci dell’alba, riservano i lettini in piscina con l’asciugamano. Un classico che continua a far sorridere o lasciare perplessi. Va detto, però: non sono più solo i tedeschi a comportarsi così.

Colazione e paure

Quello che invece continua a deludere molti turisti tedeschi in Italia è la colazione. In confronto a quella tedesca, quella italiana è spesso più leggera – e decisamente più dolce. Basta dare un’occhiata alle recensioni di hotel o B&B per capire quanto manchi, a molti, la classica colazione abbondante e salata. Certo, un uovo sodo e del muesli sono sicuramente più salutari di cappuccino e cornetto alla crema di cioccolato...

Un esempio celebre e divertentissimo di questo “scontro culturale da vacanza” lo offre il cabarettista bavarese Gerhard Polt. Nel suo film Man spricht Deutsch (1988), racconta le (dis)avventure della famiglia Löffler, in vacanza a Terracina. Una commedia che prende in giro con ironia i turisti tedeschi in Italia.

Negli ultimi giorni di vacanza, la famiglia Löffler è particolarmente stressata: il caldo, il rumore, le spiagge sporche... e soprattutto la paura costante dei ladri d’auto. I personaggi sono caricature estreme del turista tedesco all’estero: si lamentano continuamente delle abitudini italiane. In fondo, l’Italia piace… se solo non ci fossero tutti questi italiani. E ovviamente, la famiglia vorrebbe mangiare piatti tedeschi anche in Italia. Anche se, nonostante gli sforzi del cameriere (che cerca pure di parlare in tedesco!), i piatti non hanno mai lo stesso sapore di casa.

Polt prende in giro con la nostalgia dei tedeschi per l’Italia, “Deutsche Vita” allo stato puro.

Del resto, la Sehnsucht per l’Italia è qualcosa di profondamente tedesco. Talmente radicata che persino Friedrich Merz, durante la sua prima visita ufficiale a Roma, ha dichiarato: «È sempre stata un po’ parte del nostro DNA tedesco: l’Italia, negli ultimi anni e decenni, è sempre stato un po’ il paese del desiderio (Sehnsuchtsland) per noi tedeschi».

Personaggi

Gli italiani in vacanza sono da sempre oggetto di grande autoironia di registi e interpreti del cinema. Basti pensare che la serie dei cinepanettoni (i film trash messi in piedi intorno alla coppia comica Massimo Bodi e Cristian De Sica che andavano forte a inizio anni Duemila) è continuata per anni. Che gli italiani in vacanza “si facciano riconoscere” e che comunque sono convinti che in nessun posto si mangia bene come in Italia è un cliché più che diffuso. Forse è per questo che – a parte per l’appunto i vari Vacanze a… – la gran parte dei film sui luoghi iconici delle vacanze degli italiani si svolgano per l’appunto in Italia. 

A partire dal Pasquale Ametrano, il leggendario personaggio di Carlo Verdone, che da emigrato lucano a Monaco in Bianco rosso e Verdone deve tornare in Basilicata e sua moglie (tedesca) si preoccupa di cosa gli daranno da mangiare, arrivando alla Coccia de morto, luogo di villeggiatura vero e ideale dei “coatti” romani che compare in Come un gatto in tangenziale di Paola Cortellesi, passando per grandi classici come Sapore di mare di Carlo Vanzina e Ferie d’agosto di Paolo Virzì (e il suo recente seguito). Tanti di questi ritraggono caricature di personaggi, come il clan di intellettuali di Silvio Orlando che “sfida” i nazionalpopolari sull’isola di Ventotene nel film del regista toscano, o ancora i vitelloni de Il sorpasso, il road movie degli anni Sessanta di Dino Risi. Perfino Vacanze romane, la cartolina che ha congelato per sempre l’immagine della Roma affascinante e divertente della Dolce vita non poteva svolgersi altrove se non in Italia. 

C’è poi Caro diario, meno “vacanziero”, ma che accompagna un altro super radical chic come Nanni Moretti in giro per posti tutti da scoprire della periferia romana (uno su tutti, il mitico Spinaceto, a sud della Capitale) e poi si sposta alle Eolie, altro luogo vacanziero da intellettuali. 

Insomma, perfino le vacanze in Italia ci si divide in squadre: per fortuna in questo caso la battaglia è sulle risate. 

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