I negazionisti hanno reazioni «infantili», secondo Uwe Timm, autore pluripremiato di Heißer Sommer (1974), uno dei romanzi tedeschi più noti sulle rivolte studentesche del 1968 e di La scoperta della currywurst (1993), tradotto in venti lingue.

In una Germania in cui la cancelliera Angela Merkel ha appena indotto un nuovo lockdown di Natale per porre un freno ai numeri dei contagi, che nonostante le misure “light” non hanno dato origine all’inversione di trend che ci si aspettava. Intanto, restano forti le proteste di chi delle misure per arginare il virus non ne vuole sapere proprio niente. In Germania ci sono state alcune tra le manifestazioni più partecipate contro le limitazioni e le leggi decise dal Bundestag per dare fondamento legale alle iniziative del governo: non è un caso, secondo Timm. La soluzione va cercata nell’idea di essere in grado di organizzare e gestire sempre tutto, in ogni momento.

Adesso, per Natale chiuderanno tutti i negozi non essenziali, ma nonostante le deroghe per festeggiare insieme ai familiari, saranno in molti a passare le giornate di festa in solitudine, soprattutto gli anziani.

Il Natale conserva il suo significato anche in tempi di coronavirus?

Noi festeggeremo con figli e nipoti. Tutti inizieranno a isolarsi cinque giorni prima e il 24 dicembre tutti si faranno un tampone. I canti natalizi si faranno con la mascherina. E ci saranno meno regali, perché vogliamo evitare i negozi strapieni. Quindi ci sarà meno consumismo, una cosa buona e giusta.

Le persone anziane sono più esposte al rischio di infettarsi. Questo fatto vuol dire automaticamente che nel periodo natalizio si percepisce più paura?

Gli anziani, ma anche i giovani, sempre che non facciano parte dei negazionisti del Covid-19, si comportano in maniera più attenta gli uni con gli altri. È una cosa che si percepisce, anche nella quotidianità tra persone sconosciute.

Ci si sente soli se si deve festeggiare in solitudine?

Moltissime persone sono sole anche quando non è Natale.

In un contesto in cui ognuno deve restare per conto suo ha ancora senso celebrare il Natale?

La festa assume un significato nuovo in questo contesto. Da una situazione distopica può emergere un comportamento positivo, che porti con sé considerazione e solidarietà.

Come ricorderemo il 2020?

La pandemia mostra in maniera più intensa i problemi della società, vengono enfatizzate le diseguaglianze sociali e educative. Ne escono vincitori le aziende online internazionali come Amazon, mentre i piccoli negozi andranno in bancarotta.

Come valuta l’umore della popolazione tedesca? Perché la rabbia contro le misure anti Covid è così intensa proprio in Germania, dove le proteste hanno portato in strada anche 30-40mila persone?

In Germania si è creata l’idea che tutto è fattibile, tutto è organizzabile, tutto è gestibile. La natura esiste per farci star bene. La pandemia ha mostrato di colpo che la natura non è poi così facilmente gestibile.

La reazione dei negazionisti è infantile, sono feriti, alcuni arrivano a essere propriamente offesi. E la risposta è semplice, è che poteri oscuri come Bill Gates hanno “fatto” la pandemia.

Cosa si aspetta dal 2021? Soltanto la metà dei tedeschi afferma di esser pronta a farsi vaccinare. L’arrivo del vaccino porrà un freno alla situazione?

Confido nel fatto che con l’arrivo del vaccino, se non dovessero manifestarsi importanti effetti collaterali, cambierà anche l’impostazione degli scettici.

Che influenza avrà l’esperienza della pandemia sull’arte?

Sicuramente già in tanti stanno lavorando ai loro manoscritti! Io però non ho intenzione di scrivere del Covid.

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