L’idea di spingere la diffusione e lo studio del tedesco anche all’estero è stata un’idea del cancelliere socialdemocratico Willy Brandt: era un’occasione di riconciliazione postbellica e una colonna fondamentale della politica estera di Berlino. Oggi si è creata un’importante rete di centri di studio in tutto il mondo
- La strategia del Goethe Institut è soprattutto in linea con la volontà di rendere gli istituti un terreno culturale neutro e quindi eccellente per la propagazione di valori fondativi dello stato tedesco: pluralismo, inclusività e una discreta seduzione della società civile ed economica.
- Se il Goethe Institut fornisce uno spazio culturale, le scuole tedesche sono gli strumenti per cementare i legami politici, economici e cognitivi che la Germania ha con i propri partner internazionali.
- Le scuole tedesche, analogamente, sono a lungo state centri di riconciliazione postbellica, soprattutto in Francia e Italia. Ma è evidente che questi compiti non siano più sufficienti per giustificare le dimensioni dell’operazione.