Deutsche Vita

Storia e memoria, Biden ha un problema con Dachau

Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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L’occasione della visita, rigorosamente privata e senza grosso seguito, era la compagnia della nipote Finnegan: nel suo libro, però, il presidente eletto, il primo che entrerà nella Casa Bianca avendo visitato il campo, sostiene che il memoriale sia stato modificato «in modo da farlo sembrare meno opprimente ai visitatori».

  • La visita del 2015 durò oltre due ore e mezza. In precedenza, negli anni Ottanta, Biden aveva già visitato il campo, fondato nel 1933, in cui erano state assassinate oltre 40mila persone anche con i figli Beau, Hunter e Ashley. 
  • L’impressione del cambiamento gli sarebbe venuta confrontando le diverse volte in cui ha visitato il luogo: nel 2015, i letti gli sarebbero sembrati «puliti» e i supporti a castello «appena riverniciati».
  • Le baracche che oggi restano a Dachau sono state ricostruite negli anni Sessanta per dare un’impressione più realistica della quotidianità dei reclusi. 

Joe Biden ha un problema con Dachau. O almeno, così ha scritto nella sua autobiografia, pubblicata già nel 2017 negli Stati Uniti e recentemente tradotta in tedesco: il testo ha creato una certa polemica, ripresa anche dal settimanale Der Spiegel. Il presidente eletto ha visitato l’ex campo di concentramento, oggi un memoriale costruito per non dimenticare la tragedia che lì si è consumata, quando era ancora vice di Barack Obama, nel 2015. L’occasione della visita, rigorosamente privata e senza

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