Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per un mese pubblichiamo ampi stralci della prima grande inchiesta di Giovanni Falcone, l’ordinanza di rinvio a giudizio “Rosario Spatola e altri” del 1980


Anche l'indagine sull'assegno di £. 12.500.000 del 18.9.1979, emesso del Catalano a favore di Carmelo Cinquemani ha consentito di porre in risalto l'attività illecita del Catalano ed ha suggerito altri temi d'indagine che in questo procedimento non è stato possibile approfondire. […].
Infatti, addosso ad Albert Gillet, arrestato all'Aeroporto Fiumicino di Roma il 3.5.1980 con una valigia contenente 3 chi di eroina, erano stati trovati numerosi appunti, fra cui un foglio sul quale era segnata un'utenza telefonica della rete di Palermo, intestata a Cinquemani Francesco, padre di Cinquemani Carmelo, ed installata nella rivendita di tabacchi sita in questa vis Oreto, (...)
Ebbene, Gillet, nel suo interrogatorio reso al G.I. di Roma il 14.10.1980 (…), ha dichiarato che questa utenza telefonica veniva usata dagli acquirenti americani […] all'atto della ricezione della droga. Ciò premesso, è stato accertato che Cinquemani Carmelo il 18.9.1979, ha negoziato, presso la Cassa Rurale ed Artigiana di Monreale, Agenzia di Falsomiele, l'assegno suddetto, tratto sul Banco di Sicilia di Ciminna da Catalano Onofrio, ed altri assegni circolari per £. 2.900.000 emessi dalla Cassa Rurale ed Artigiana di […] provenienti, sicuramente, anche questi, da Cətalano Onofrio; ed ha richiesto tre assegni circolari, (due di lire 5 milioni e uno di 4.300.000) all'ordine di La Rosa Antonino (...). Gli assegni risultano girati da La Rosa Antonino e negoziati il 21 settembre 1979, da Contorno Antonina presso la Succursale n. 16 di Palermo della Sicilcassa (...).
Per rendersi conto della personalità di Contorto Antonina, occorre far riferimento al rapporto della Questura di Palermo del 24.7.1980 (…). Rapporto, è bene dirlo, redatto quando ancora non erano stati rinvenuti nel Palermitano laboratori per la produzione dell'eroina e che ha trovato, quindi, ampia conferma, nelle ulteriori indagini di polizia giudiziaria.
In tale rapporto si indicano, fra gli altri come interessati alla produzione dell'eroina, i fratelli Mafara, i fratelli Contorno i fratelli Grado e La Mattina Nunzio. […] (peraltro molto interessante per le notizie fornite in ordine a numerosi elementi dell'organizzazione) le seguenti notizie.
Contorno Salvatore, in concorso, fra gli altri, con i fratelli Giorgio e Vincenzo e con Scaduto Tommaso, stato denunziato, nell'aprile del 1979, per il sequestro di Danilo Montanari. In un'informativa del luglio 1979 è detto che fratelli Contorno "in questi ultimi tempi sono stati molto più a contatto con elementi della mafia bagherese ed in particolare con Tommaso Scaduto .
Il 30 agosto 1979, il Centro Criminalpol di Bologna denunziava per traffico di stupefacenti fra gli altri, i fratelli Contorno, Gaetano Badalamenti, Tommaso, Pietro e Paolo Scaduto.
Contorno Antonina, zia dei suddetti Salvatore, Vincenzo e Giorgio Contorno, è madre di Grado Antonino, Vincenzo, Gaetano, Salvatore e Rosalia.

Grado Antonino, ritenuto fin dal 1968 "uno dei elementi della organizzazione […] era stato tratto in arresto per associazione per delinquere; era stato denunziato, poi, insieme con Contorno, dalla Criminalpol di Bologna (...); in un'informativa dell'ottobre 1979, è ritenuto collegato con i noti mafiosi Rosario Di Maggio e familiari ed implicato nel contrabbando di tabacchi e nel traffico di stupefacenti.
Grado Vincenzo, pregiudicato per associazione per delinquere, e già soggiornante obbligato, fu denunziato, il 16.7.1974, unitamente a Rosario D'agostino imputato, nel procedimento penale
contro Gerlando Alberti ed altri, per traffico di stupefacenti) dalla Polizia di Milano per associazione per delinquere, tentata estorsione ed altro.

Grado Gaetano, sorvegliato speciale, irreperibile, fu denunziato, il 4.7.1977, per associazione per delinquere ed altro, insieme con Pollara Giovanni, inserito, quest'ultimo, nel traffico di stupefacenti fra Palermo Roma e recentemente scomparso.
Grado Salvatore è ricercato […]. La Mattina Nunzio, già soggiornante obbligato fu controllato il 4.7.1979, dalla Polizia di frontiera di Ponte Chiasso, in compagnia di Santo Inzerillo di Giuseppe (n. 16) e, in un'informativa del 14.1.1980 della Guardia di Finanza, è definito elemento di primo piano nell'organizzazione contrabbandiera facente capo al noto Bontate Stefano (recentemente ucciso in un agguato mafioso.
Assume, pertanto, importanza rilevante che un assegno del Catalano, attraverso la compiacente attività del Cinquemani, sia pervenuto a Contorno Antonina, madre dei fratelli Grado, e, per giunta, con le modalità sopra descritte.

Le stesse argomentazioni difensive del Cinquemani (...) rendono ancora più evidente il suo mendacio. [...]
I due assegni di lire 14.500.000 ciascuno del 25/1/1980, all'ordine di Bologna Giuseppe, girati da quest'ultimo e da Gargano Carmelo e negoziati da Cutrale Biagio sono rivelatori di un'altra operazione tutt'altro che chiare risalente al Catalano.
Il Cutrale, invero, ha dichiarato (...) che il Gargano, presentatogli da un mediatore di cui non ricordava il nome, aveva promesso di acquistare un agrumeto di esso Cutrale, sito in Ispica, per il prezzo di lire 300 milioni e gli aveva dato, a titolo di caparra, la somma di lire 150 milioni; senonchè, essendo stato accertato che il pozzo di irrigazione dell'agrumeto presentava un tasso di salinità eccessivo, l'affare era andato a monte ed egli aveva dovuto restituire la caparra. Di tale dichiarazione non è stato possibile ancora accertare la fondatezza, ma fin da ora vale la pena sottolineare che il Cutrale è amico di Vittorio Mangano (n.50), […] anch'egli frequenta l'hotel Duca di New York di Milano, abitualmente frequentato dal Mangano.
Gargano Carmelo, che ha consegnato al Cutrale i due assegni di lire 14.500.000, ha reso, a sua volta, dichiarazioni inaccettabili. Ed infatti, pur ammettendo di avere dato i due assegni al Cutrale e confermando la causale esposta da quest'ultimo, ha affermato di non ricordare chi gli avesse dato tali assegni (...) e di non sapere chi fosse quel Bologna Giuseppe, che risulta ordinatario e primo girante degli assegni stessi.
Ora, non è assolutamente credibile che il Gargano non ricordi nè chi gli abbia dato, poco più di un anno prima, assegni per quasi 30 milioni né la causale di tale consegna; e ciò mentre ricorda benissimo la provenienza dell'altro danaro da lui dato al Cutrale.
[…] La perizia grafica disposta dall'Ufficio, pur escludendo che il Gargano sia l'autore delle firme “Bologna Giuseppe” apposte sugli assegni ha rilevato la somiglianza fra tale firma e quelle di Carmelo Gargano, ed ipotizzato che le firme del Bologna possano essere state apposte da qualche componente della famiglie del Gargano (...). E va ricordato, ancora, che Carmelo Gargano è cugino di Antonio Gargano, quest'ultimo socio di Greco Leonardo: quel Greco Leonardo, appunto di cui si è parlato più sopra, al punto II. […]

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