La Germania “paga” il boom dell’agosto 2023 e la fine degli incentivi – I costruttori chiedono un rinvio degli obiettivi CO2 del 2025 perché temono le multe – Tavares (Stellantis) si chiama fuori: “Obiettivi noti da tempo, rinviando le misure il riscaldamento del pianeta resta”
Calano le vendite di auto ad agosto, crollano quelle di auto a batterie. Gli avversari dell’elettrico esultano e l’associazione dei costruttori europei Acea ne approfitta per chiedere un rinvio degli obiettivi più severi di riduzione della CO2 (attualmente fissati al 2025) e una revisione del divieto di vendita di auto termiche, previsto per il 2035. In Italia Confindustria e governo applaudono, ma i dati di un singolo mese non giustificano un ribaltamento della strategia ambientale Ue. Effetto



