Bper ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto su Banca Popolare di Sondrio. Il rapporto di concambio è stato fissato in 1,45 azioni di nuova emissione di Bper per ogni azione esistente di Bp Sondrio. Il titolo Bper perde il 5%, mentre Sondrio registra più 6,7 %. Bene anche Unipol, che è primo azionista di entrambi
Dopo che Intesa Sanpaolo martedì si è chiamata fuori da qualsiasi operazione di sistema, all'appello del risiko bancario mancavano solo loro: Bper Banca e la Popolare di Sondrio. E dopo varie speculazioni che si sono rincorse per mesi, giovedì sera Bper ha lanciato un’offerta pubblica di scambio sulla Banca Popolare di Sondrio, a poche ore di distanza dalla presentazione dei conti del 2024 della banca valtellinese, che riportano utili record in crescita del 24,7 per cento a 574,9 milioni e un incremento della cedola a 0,80 euro per azione. L’annuncio è arrivato nella tarda serata di ieri e contestualmente Bper ha anche anticipato la diffusione dei dati di bilancio 2024, chiuso con un utile netto consolidato da 1,4 miliardi in miglioramento del 4,1 per cento, dopo aver spesato 111,7 milioni relativi ai contributi ai fondi sistemici. Stamattina la reazione dell'istituto valtellinese: «L'Ops di Bper non è concordata». Alla riapertura della borsa, questa mattina, il mercato ha reagito premiando il titolo della Pop Sondrio (+6,7 per cento a 9,9 euro), mentre Bper segna -5 per cento a 6,54 euro.
L’offerta
L’offerta «è finalizzata ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50 per cento del capitale, ma l’istituto guidato da Gianni Franco Papa potrebbe rinunciare a questa soglia qualora la partecipazione superasse il 35 per cento». Bper ha valutato le azioni della banca valtellinese 9,527 euro l’una, con un premio del 6,6 per cento sulle chiusure di Borsa per una valorizzazione del capitale della banca di 4,32 miliardi di euro. Per ogni azione, i soci della Popolare di Sondrio riceveranno 1,45 titoli di Bper di nuova emissione. L’offerta è subordinata al raggiungimento di almeno il 50 per cento del capitale più un’azione, ma Bper si riserva di accettare anche una quota superiore al 35 per cento, che «tenendo conto della conformazione dell’azionariato» della Sondrio, molto frammentato, «consentirà a Bper di esercitare un’influenza dominante» sulla banca.
Il primo azionista di entrambe le banche è il gruppo Unipol, che detiene il 24,6 per cento di Bper (20 per cento circa in azioni e il restante tramite swap) e quasi il 20 per cento di Popolare Sondrio. I due istituti hanno anche altro in comune: condividono le fabbriche prodotto nell’asset management (Arca Fondi Sgr), nel leasing (Alba Leasing) e nella bancassicurazione (Arca Vita e Arca Assicurazioni). Non si tratta, quindi, di una sorpresa per il mercato se non nella tempistica, che evidentemente è stata accelerata dallo sviluppo repentino dello scenario del consolidamento bancario italiano a seguito delle ultime operazioni.
Per quanto riguarda le sinergie, Bper sostiene che il nuovo gruppo bancario «continuerà la politica di elevata remunerazione degli azionisti, manterrà solidi coefficienti patrimoniali e una solida qualità del credito senza oneri straordinari per gli azionisti». L'operazione, prevede Bper, permetterà di realizzare 7 miliardi di ricavi a fronte di 5,5 miliardi attesi su base stand-alone, e di aumentare l'utile operativo da 2,7 a 4 miliardi di euro.
Pop Sondrio: «Offerta non concordata»
Stamane la Banca Popolare di Sondrio ha fatto sapere che nei prossimi giorni sarà convocato un consiglio di amministrazione della banca, guidata dall’amministratore delegato Mario Alberto Pedranzini, per le prime valutazioni.
© Riproduzione riservata



